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Salo’tto Il futuro della cultura a Salò

Salò.

Da una riviera all’altra, con viaggio dalla terra al cielo.

Ode alla cultura che fa futuro, ben salda sui fondamentali. Inaugurato il 15 dicembre 2018 con grande parterre di perso- naggi, il nuovo “Salo’tto della cultura”, intitolato a Sebastiano Paride da Lodrone, fondatore del seminario di Santa Giustina oggi sede del MuSa, veleggia sicuro tra gli allori del passato e orizzonti di futuro. Realizzato nell’ex tribunale, il centro accoglie la biblioteca, l’Ateneo, l’archivio storico comunale (con atti dal Medioevo al 1800) e quello della Magnifica Patria (con 1492 documenti dei tempi della Serenissima), il Centro studi e docu- mentazione sul periodo storico della Repubblica sociale italiana, l’istituto al valor militare del Nastro Azzurro, uno spazio giova- ni. L’emeroteca è accessibile anche alle persone con difficoltà alla vista, grazie a tablet adibiti alla consultazione; non manca una confortevole area relax, mentre il piazzale antistante, oltre all’aggregazione, ospiterà spettacoli, cinema all’aperto e attività varie. Il Comune di Salò ha trasformato il Palazzo di Giustizia in Palazzo della cultura, con una spesa complessiva di 830 mila euro: è importante, bello e rassicurante che sulle sponde gardesane si investa in cultura e non solo in strutture ricettive. E’ un “Salo’tto” che fa rete tra istituzioni, in spazi di moderna concezione dedicati ai bambini, alle famiglie e agli over 65, ospitando corsi, laboratori, conferenze, mostre, l’Informagiovani, eventi di ogni tipo e concerti, tra cui quelli promossi dall’Associazione “Amici della musica”, presieduta da Lamberto Dondio. 

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LA BIBLIOTECA IN CRESCENDO ROSSINIANO

Al piano terra c’è la Biblioteca, con il suo crescendo rossiniano che il presidente Marcello Cobelli – consigliere comunale uscente – spiega da uomo abituato a ragionare con i numeri: «1.200 utenti attivi (erano 562 quattro anni fa), con prestiti di libri passati da 8.500 annui agli attuali 20 mila. La capacità attrattiva è favorita dagli spazi, dal susseguirsi di eventi, dall’orario d’apertura di 50 ore settimanali e da iniziative coinvolgenti come la notte in biblioteca, trascorsa con entusiasmo il 16 febbraio da bambini tra gli 8 e i 10 anni». Da ripetere, come richiesto a gran voce.

MIRABILIA IN ATENEO

Il primo piano del palazzo ospita l’Ateneo, l’istituzione culturale più longeva dell’intera area benacense, una delle più antiche di Lombardia, Veneto e Trentino, erede diretto dell’Accademia degli “Unanimi” istituita a Salò il 20 maggio 1564. Nell’ingente patri- monio librario composto da 27 mila volumi, spiccano incunabuli rarissimi; oltre 1200 cinquecentine; un ricco archivio che accoglie documenti a partire dal XIV secolo. Il nuovo corso dell’istituzione è illustrato dalla presidente Elena Ledda: «L’Ateneo è diventato un centro culturale aperto ai giovani, alle scuole e al territorio; le solide radici storiche sono nutrimento per la conoscenza, la ricerca, il piacere della scoperta e della lettura, in un intreccio virtuoso tra studiosi del territorio e accademici». Infatti è in uscita il primo volume della trilogia “Storia di Salò e dintorni”, a cura del prof. Giampiero Brogiolo. 

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IL MUSEO DEL NASTRO AZZURRO

L’Istituto del Nastro Azzurro trae il nome dal nastro delle decora zioni al valore militare. Le raccolte, dal 1923 ad oggi, comprendono un percorso storico che va dalle campagne napoleoniche, al Risorgimento con le imprese garibaldine a cui parteciparono molti volontari salodiani, alla Prima Guerra Mondiale, dalle cui ferite nacque l’Istituto e il Museo, fino alla Seconda G.M. con testimonianze specifiche sui fatti di Salò.

LA MAGNIFICA PATRIA E IL SUO ARCHIVIO

Il primato di Salò sulla Comunità di Riviera o “Magnifica Patria” durante la Serenissima (1426-1797) si nutrì di un’accorta politi- ca culturale ed artistica, di cui sono testimoni, oltre ai palazzi e alle opere d’arte, gli archivi, tra i più importanti della provincia di Brescia, consultabili grazie ad un gruppo di volontari coordinati dal prof. Giuseppe Piotti. (tel 0365 296880 il giovedì mattina). Ecco le venti serie in cui è suddivisa la storia archivistica: Sta- tuti e privilegi, Provvisioni e ordinamenti-Ordini, Fogliazzi, Ducale dominio di Venezia Comunità di Riviera, Processi, Culto divino, Cause pie, Monti di Pietà, Utilità e livelli, Istrumenti e testamenti, Eredità, Massaria, Danni dati, Sanità, Estimi, Gravezze e dazi, Carte sciolte, Carte estranee, Repertori.

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Ponte gettato sui laghi sereni, per chi dunque sei fatto e dove meni? (Giovanni Pascoli)